Niente Viali del tramonto: il mister ruggisce, il Cesena anche!

Viali e la variante cesenate
Condividi questo articolo

OPINIONI DI UN DIVANO – Viali dà la carica giusta per tornare alla vittoria, mentre la “variante cesenate” attacca la ghiandola del buonsenso

Antefatto. Conferenza stampa. “Sig. Viali, le critiche le deve prendere su, fanno parte del pacchetto allenatore anche quando le ritiene sbagliate…”. Il Sig. Viali non ci sta. Cari giornalisti, non dovete inarcare il culo se Viali difende come una mamma tigre i suoi cucciolotti. Anche questo fa parte del pacchetto allenatore.

LA TIGRE
Parliamoci chiaro. Cosa può fare un allenatore che vede la sua squadra in caduta libera di risultati, di infortuni, di morale? Cosa può inventarsi di nuovo nel gioco? Non può cambiare certo i piedi di chi li ha storti o la testa di chi la usa per i capelli. Può solo lavorare sul gruppo, compattarlo e fargli scagliare la stampella oltre l’ostacolo (vedi la bellissima e profetica vignetta del nostro Francesco in Tempi Supplementari). Contro tutto e tutti. La sindrome dello stato d’assedio. Funziona in grande (dittatori in primis) ma funziona anche in piccolo, nei team di lavoro. E questi sono professionisti, ricordiamocelo.

OLTRE
Prima di scendere in campo si frantuma il settecentoquindicesimo giocatore. Fra Covid, rosa, anzianità e partite a raffica, cosa aspettarsi. Sul Dino Manuzzi ci aspetta la squadra che dicono la più in forma del campionato, con calciatori esotici e una sfilza di risultati da paura. Noi abbiamo infilato una litania di zeri e di uni, che vanno bene nel linguaggio binario, meno bene se devi fare classifica. Nel primo tempo il Cesena boccheggia (fa anche caldo, mancano solo le zanzare). Cincischiamo, spariamo (esagerato!) due mozzarelle liquide sporadiche o cicchiamo completamente la palla. Bortolussi sembra in attesa dell’autopsia, la sua, per sapere come sta, povero, non ne ha più. Gli altri una specie. Io non so cosa si siano detti negli spogliatoi all’intervallo. La squadra del primo tempo non è rientrata in campo. Ne è entrata un’altra che se ne è fregata di tutto, ha lanciato veramente ogni risorsa oltre ogni logica, ha rischiato di perdere, ma ha voluto rischiare di vincere e lo ha fatto con due perle incredibili di due giocatori molto discussi, Russini e Munari. Lo ha fatto lasciando fiumi di acido lattico sulla sua strada, difendendo come a Fort Alamo, buttando in campo anche i neonati: à la guerre comme à la guerre. Fino all’inevitabile, imprevisto e commovente trionfo. Il Divano è a posto così. Soddisfatto e sereno. Adesso può succedere quello che vuole, ma il Cesena c’è, è una Squadra e silenzio in loggione. Grazie.

LA VARIANTE CESENATE
A margine, una noterella parasanitaria. Ormai è sicuro. Nessuno ne parla, ma c’è. Gira una variante del virus che attacca direttamente la ghiandola del buon senso. Il fatto è che nessuno sa dove risiede, sta ghiandola e quindi non si riesce ad intervenire. Come dice giustamente l’amico Valentino Menghi, che ringraziamo per la concessione della vignetta di copertina, qua in città ne succedono di tutti i colori. Vi siete chiesti come mai succede tutta sta roba a Cesena, da ultimi il parroco talebano e l’intubando che mena le infermiere perché il virus non esiste? Ma non vi viene il sospetto che ci sia qualcosa di strano?

MRC, MOVIMENTO RISSA CONTINUA
La scienza pare impotente contro questo fenomeno, che ha colpito anche il mondo del Cavalluccio e i suoi dintorni. Polemiche, irritazioni, tempeste in bicchieri d’acqua, balle rosse e gialle sparate ad alzo zero, insulti gratuiti, sgradevoli e a vanvera, tensioni come se fossimo in trincea o in rianimazione… (appunto!). Ooooooooooooo, STOP! Calma e gesso. Rimettiamo in ordine le cose. Qua si parla di PALLONE, chiaro il concetto? Stiamo discorrendo, ognuno con la sua idea, di un gioco che appassiona. Invece questa modalità da MRC (Movimento Rissa Continua) non appassiona, appassisce… gli zebedei. E BASTA! Vada come vada, lo sapevamo che sarebbe stata un’annata interlocutoria. Siamo un po’ nervosetti perché il Cesena, fra Covid e altro, non sta lassù in cima alla classifica dove lo vorremmo tutti? Va bene, comprensibile. Ma quanto è ridicolo lanciare accuse inverosimili e grottesche a destra e a manca? A chi? Ma a chi può interessare veramente una pippa interminabile e completamente priva di senso?

SERENAMENTE…
Dai, un bel respiro e arriviamo alla fine di questo campionato e di questa pandemia senza sbroccare ulteriormente. E’ già dura lo stesso. Cerchiamo di goderci questo diversivo mentre navighiamo a vista in un mare di banane sanitarie ed economiche, senza amareggiarci troppo quando le cose girano storte. Rimettiamo nel giusto ordine l’importanza delle cose. Dai burdel e poc pugneti. Facciamo in modo che la “variante di Cesena” torni ad essere la secante. Già ci hanno messo 50 anni per farla, almeno diamole un po’ di soddisfazione. E godiamocela anche noi, una volta tanto. Serenamente.

Buona Pasqua dal Divano e da tutta la redazione, con affetto sincero.


Immagine gentilmente concessa da Valentino Menghi (www.facebook.com/valentinomenghi)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *