TIFOSI – Il nostro articolo di sabato “Una stagione cruciale per la sopravvivenza del Cesena” ha raccolto opinioni contrastanti tra i tifosi bianconeri
Solleticati da alcuni precoci “rumors” di mercato riguardanti giocatori del Cesena (secondo queste voci, un paio di top player saranno ceduti), sabato scorso abbiamo pubblicato un articolo (vedi Una stagione cruciale per la sopravvivenza del Cesena) che analizzava il possibile impatto sul club bianconero dell’attesa riforma del calcio italiano, prevista per la stagione 2021/22. Se l’ipotesi di riforma presa in considerazione dall’articolo (ovvero una Serie C élite ridotta a 20 squadre) fosse quella che effettivamente si realizzerà, l’esito del campionato 2020/21 sarebbe oltremodo decisivo per il futuro del sodalizio romagnolo. Questo scenario ha acceso un bel dibattito tra i tifosi, che hanno espresso le loro opinioni, spesso contrastanti, sul sito o sulle nostre pagine social. Ecco alcuni degli interventi più significativi:
Partiamo da Gigi, che con un certo ottimismo guarda all’aspetto economico-patrimoniale: “Saranno così poche le squadre con i bilanci a posto, tante invece quelle a rischio fallimento, che penso proprio che il Cesena disputerà la “C élite” a prescindere dai risultati sportivi”.
E’ invece più preoccupato Massimo: “Per fare il salto di qualità, occorre una società più forte: quella attuale non ha nessuna possibilità e potenzialità. Se non si decideranno a trattare anche con realtà non autoctone, non so proprio come si possa proseguire il cammino per ritornare ad antichi fasti”.
L’intervento di Stefano è ispirato al pragmatismo: “Questo post è un buono spunto per tornare a parlare di calcio dopo oltre 3 mesi. Questa dirigenza va ringraziata per aver fatto ripartire il calcio a Cesena. Detto ciò, se le voci sulle cessioni di Valeri e Zampano (oltre a quella di Sabato che ha un ingaggio importante) fossero veritiere, sarebbe la conferma che soldi per avere ambizioni non ce ne sono… Chiaro che la piazza meriterebbe altro. Ma al momento bisogna ringraziare Patrignani e c.”.
Molto articolato quanto ci ha scritto Giancarlo, che analizza il recente passato e commenta le scelte operate dalla società la scorsa estate: “Da tifoso credo che tutti vorrebbero un cavalluccio competitivo ai massimi livelli poi, alla luce di quanto visto nel campionato attuale, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare… La gestione di mister Modesto, la società ed il DS hanno lasciato un segno assai negativo nella rosa attuale, che ha anche mostrato limiti importanti. L’arrivo del sig. Viali ha portato un po’ di equilibrio ad una squadra che però si è portata dietro errori cronici, senza dimostrare un vero cambiamento di rotta. Avere rinunciato ad un mister come Bisoli, in nome di un’impossibile pianificazione per tentare il salto di categoria, dimostra che la strada da percorrere è ancora molto lunga. Penso e spero che alla luce dell’esperienza Modesto, la società faccia valutazioni serene, ma drastiche: predicare il bel gioco, ma perdere sempre e subire tanti gol come è accaduto quest’anno, lascia un segno indelebile nella squadra, nei tifosi e nella società. Io non so chi sarà il nuovo mister, ma vorrei una persona umile, che con razionalità e logica metta in campo una squadra che non venga umiliata tutte le domeniche, che non esca dal campo con tre gol sul groppone. A Cesena ha sempre pagato l’umiltà e l’attaccamento alla maglia, cose che quest’anno non si sono viste da parte di diversi giocatori. Non sono un indovino, ma credo di non sbagliarmi nell’affermare che se il campionato fosse continuato, questa squadra avrebbe rischiato seriamente i playout. Non so se dopo tutto questo pandemonio si tornerà a giocare davanti ad un pubblico, ma comunque noi siamo il Cesena e quest’anno, di fronte a 10.000 spettatori, le umiliazioni sono state tante, troppe e, cara società, questo tifo non le meritava!”.
Questo duro intervento ha sollecitato la risposta di Max, che la vede diversamente: “No Giancarlo! Questo tifo ha fatto schifo. Si è visto dalla prima partita di Viali com’è cambiata la musica. Sono il Cesena, Modesto e Pelliccioni a non meritarsi un trattamento simile, l’umiltà la dovrebbero avere anche i tifosi. Gli stessi tifosi che hanno costretto Ficcadenti ad andarsene: per quanto ne sappiamo, questo poteva essere il nostro decimo anno in Serie A… Il Cesena è sempre il Cesena, anche se è allenato da Drago, da Modesto o da Angelini”.
Insomma, in attesa di tornare finalmente a tifare e a sostenere la squadra dagli spalti, i tifosi si interrogano e discutono sul futuro. Com’è giusto che sia, ciascuno propone la propria visione delle cose: per quanto ci riguarda, siamo felici di poter sollecitare ed ospitare il dibattito, nel limite dell’educazione e del rispetto per le persone e le idee di tutti. Forza Cesena !
Condivido in pieno il commento di Max.