OPERAZIONE IANUS – Analizziamo i problemi manifestati dal Cesena dopo le prime 8 giornate, con la speranza che contro il Rimini le cose possano già cambiare
Domenica scorsa il Cesena è andato incontro alla seconda sconfitta consecutiva, perdendo malamente in casa contro la Sambenedettese (vedi Sembrava un cannone, invece era un binocolo….). I rossoblù erano sicuramente una squadra più attrezzata ed esperta sulla carta, ma gli uomini di Modesto avrebbero potuto e dovuto fare qualcosa di più, specie nel primo tempo, chiuso con due reti al passivo e zero tiri nello specchio della porta. Sono parecchie le cose che in questo momento non vanno, ma al momento tre sono le criticità più evidenti:
- Innanzitutto la fase difensiva: i bianconeri sono la seconda peggior difesa del campionato con ben 15 reti subite, troppe anche per una squadra che ha come obiettivo la salvezza. Il dato è senz’altro influenzato dalla circostanza che il Cavalluccio ha già affrontato cinque delle prime sei della classe, ma non bisogna dimenticarsi che anche contro squadre di minor tenore (Imolese e Vis Pesaro su tutte) la difesa è andata diverse volte in difficoltà.
- L’intensità di gioco: il Cesena fino ad ora non ha quasi mai giocato più di un tempo ad alto ritmo, sia nelle partite vinte, che in quelle perse. Forse perché ancora i giocatori non si conoscono abbastanza, non avendo quasi mai giocato insieme, forse per specifica scelta dell’allenatore, o forse non c’è un vero e proprio motivo. Fatto sta che così facendo molte partite si sono perse nonostante fossero state ben impostate nel primo tempo (come ad esempio contro la Vis Pesaro e col Vicenza), o al contrario sono state compromesse irrimediabilmente fin da subito (come domenica scorsa contro la Sambenedettese).
- Lo stato confusionale del tecnico Modesto: nonostante in conferenza stampa faccia trapelare grande sicurezza e convinzione nelle proprie idee, è evidente che il tecnico bianconero sia consapevole dei problemi di questa squadra ma non abbia ancora trovato la soluzione per risolverli o quanto meno ridurli. Manifestazione di ciò sono le sempre diverse scelte nell’undici titolare, mai uguale per due partite di seguito. Inoltre anche i cambi a partita in corso hanno spesso lasciato a desiderare, andando a incidere concretamente soltanto nella trasferta contro la Virtus Verona.
Domenica prossima arriva il caldissimo derby contro il Rimini, e i bianconeri dovranno cercare di superare i propri problemi per non incappare in un altra deludente performance. La partita del Romeo Neri potrà ad ogni modo rappresentare un bivio decisivo: in caso di risultato positivo, i bianconeri potranno ancora pensare a qualcosa di più di una semplice salvezza, mentre in caso di sconfitta l’obiettivo dovrà probabilmente essere ridimensionato al mantenimento della categoria. La trasferta di Rimini sarà molto importante anche per lo stesso tecnico Modesto, la cui posizione incomincerà a scricchiolare in caso di disfatta, anche se l’ipotesi di esonero sembra ancora lontana.
Foto di Luigi Rega tratta dalla pagina Facebook Cesena FC
io credo che se il cesena dovesse perdere le prossimi 5 partite potrebbe ancora puntare ai play off e che se le dovesse vincere potrebbe ancora lottare per raggiungere la salvezza.
Ciao , come gia’ evidenziato,anche da tanti tifosi condivido l’analisi fatta. La difesa prende gol su palla inattiva principalmente a mio parere, perche’ non marca ad uomo. E non e’ poco. A centrocampo non c’e’ un interditore che sappia esprimere energia, pressando I portatori di palla affinche’commettano degli errorri oppure la si possa recuperare. Detto,questo l’unico nella rosa attuale che a Cesena lo si e’ visto in azione e’ il buon De Feudis. Nessuno degli altri ha quantomeno la costanza di lottare sempre su ogni palla. Infatti la squadra ha subito diversi gol su azione, proprio perche’ non essendoci un mediamo puro che possa intervenire sul portatore di palla, anche domenica, il loro centrale ha potuto arrivare dalla sua trequarti al limite della ns area quasi indisturbato, x poi dettare il passaggio. Magari il gol potrebbe essere fortunoso , ma l’ azione in verticale c’e’ stata. Il gioco che vuole imporre il sig. Modesto e’ alla Giampaolo( vedi Milan)e x eseguirlo, occorrono degli interpreti che abbiano qualita’ tecniche e fisiche di un certo spessore. Se guardiamo lostato attuale delle cose, questa squadra non effettua mai un cross e dire che Butic e Sarao di testa potrebbero prenderla. Non verticalizza mai. Non tirano in porta, I gol sono state sempre conclusioni derivanti non da azioni corali, ma da azioni individuali( vedi Zerbin) , quindi dove si vuole andare di questo passo? La categoria andrebbe salvaguardata, almeno x rispetto dei 10000 spettatori che vanno al Manuzzi e x tutti,quelli che si sobbarcano km di trasferte. Le prestazioni della squadra in queste giornate, non lasciano intravedere niente di positivo. Se I risultati non arriveranno cob le squadre di pari livello, anche nella testa dei giocatori, la gia’ poca verve che hanno andra’ sciamando con risultati che a Cesena gia’ conosciamo. Ho poca fiducia in questo tecnico. Non credo sia all’ altezza della situazione, con il suo fare presuntuoso, non si rende di certo simpatico ai piu’. Anche Bisoli a volte si atteggiava cosi’ ,ma prendeva spunto dagli errori x migliorarli. Ad oggi,a mio parere dei,miglioramenti rispetto alla partita di Carpi non ne ho visti. Qualche punto e ‘ stato racinolato in qualche modo, ma la sopravvivenza del Cesena fc non puo’ dipendere da questo. Sempre forza Cesena.
Mi sembra che il precampionato abbia convinto tutti di essere tra le grandi della serie C. Penso che il nostro cammino abbia messo in evidenza che siamo una squadra media: abbiamo perso con chi è più forte e ce la siamo giocata con chi è al nostro livello. Uniche eccezioni Vis Pesaro (1 o 3 punti in meno) e Piacenza (1 punto in più). Perciò penso che domenica a Rimini dovremmo pareggiare o vincere. Grazie. Ciao a tutti.