La mina vagante è innescata, attenti al Cesena !

Cesena-Arezzo
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OPINIONI DI UN DIVANO – Alla faccia della chiusura di Mirabilandia, il Cesena ha passato molti mesi sulle montagne russe. E adesso, baracca!

Mancava solo la partita con l’Arezzo, vinta ieri (vedi Cesena 3-1 Arezzo, le pagelle di Cesena Mio). Alè, se Dio vuole, ora è finito ‘sto pezzo di stagione! Evviva. Se io vi dicessi che il campionato del Cesena ha avuto un andamento altalenante, vi verrebbe in mente l’immagine dell’altalena. Beh, non ve lo dico. Perché la metafora non rende proprio l’idea. Perdere ignominiosamente con le ultime della classe e mettere in grande difficoltà le prime, non è proprio un normale su-e-giù. Sono vere e proprie montagne russe.

UNA SOLA CERTEZZA: NESSUNA CERTEZZA
Con questo bagaglio di esperienza, i nostri eroi vanno ad affrontare, nei playoff, le prime della classe e, anche se due più due nel calcio non fa quasi mai quattro, possiamo nutrire una certezza. La certezza che non possiamo fare pronostici su quello che succederà, perché una squadra ricca di talenti e di sbandamenti come la nostra non ce lo permette. Contro di noi, la circostanza che praticamente dovremmo vincerle tutte per avere qualche speranza; a nostro favore, il fatto che sicuramente proveremo a farlo e che non abbiamo niente da perdere, ma tutto da guadagnare.

LO SCOPO DEL GIOCO E’ …
Se il bello dello sport è quello di non sapere come andrà a finire, ci siamo in pieno. Lo scopo del gioco è vincere o giocare? Questo interrogativo filosofico so già che spaccherà in due la platea dei miei tre lettori (quindi, uno dirà GIOCO, uno dirà VINCERE e uno NON SA/NON RISPONDE, come in tutti i sondaggi seri). Io dico che lo scopo principale del gioco è giocare. Mi viene in mente un verso del mio poeta preferito, tal Fabrizio De André, che in Khorakhanè canta “Per la stessa ragione del viaggio: viaggiare”. E allora giochiamo, giochiamocela tutta e vada come vada. L’ignorantezza romagnola non si pone limiti né obiettivi. Una alla volta, e giù duri come se non ci fosse un domani.

(S)CARPE DIEM !
Già, proprio così. Un domani, nei playoff, non c’è. C’è solo OGGI e oggi, come cantava la nostra bella Curva Mare (e tornerà a cantare!!) vogliamo vincere…! Chi se ne frega dell’Imolese (è solo un esempio) che ci ha asfaltato in casa qualche giorno fa, chi se ne frega di un campionato finito. Storia conclusa, capitolo chiuso. Adesso siamo qui, siamo vivi e vegeti, abbiamo il futuro nelle nostre mani, anzi nei nostri piedi e, soprattutto, nei nostri cuori. Canta Vasco (Siamo solo noi): “Siamo qui / E siamo vivi / Ehh! tutto puo succedere / Ora qui”. Dai burdel! Il popolo del Cesena vi canta “Siamo sempre con voi!” Si ricomincia a volare. Per la stessa ragione del volo: volare.


Foto di Luigi Rega tratta dal sito www.calciocesena.com

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