Contro il Genoa, un brutto Cesena perde malamente

Genoa-Cesena - De Ponti accorcia
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BIANCONERO VINTAGE – Una resa senza condizioni: un Cesena fragile subisce ben 4 gol dal Genoa, reso travolgente dall’inconsistenza romagnola

Domenica 9 gennaio 1977 si gioca la 12^ giornata del campionato di Serie A. Dopo l’esaltante vittoria casalinga contro il Catanzaro, il Cesena si appresta ad una difficile trasferta, quella del Galileo Ferraris contro il Genoa. Ancora un confronto verità per Neri e Ferrario, ai quali basterebbe anche un punto per muovere la classifica. Ma attenzione, perché contro il Genoa attuale è da mettere in preventivo anche una sconfitta…

Le formazioni

L’undici affidato a mister Gigi Simoni può ambire ad una tranquilla posizione di metà classifica; la squadra lo sa e gioca serenamente: in virtù di questa tranquillità, potrebbe tranquillamente battere il Cesena anche se essa giocasse al limite delle proprie capacità. È opinione diffusa infatti che il Genoa squadra di levatura superiore rispetto alle altre che lottano per non retrocedere. Con il duo d’attacco Damiani e Pruzzo in avanti, con una difesa attenta ed uncentrocampo che dimostra di girare a pieno ritmo, specie nelle ultime partite, quella genoana non è certo una squadra facile da affrontare. Questa la formazione dei liguri: Girardi, Rossetti, Ogliari, Onofri, Matteoni, Castronaro, Damiani, Arcoleo, Pruzzo, Ghetti, Basilico. A disposizione: Tarocco, Maggioni e Urban, che entrerà al 67’ al posto di Basilico.

In casa Cesena è già ufficiale che mancherà Ceccarelli. Ma i problemi della difesa coinvolgono anche Oddi, che domenica scorsa ha giocato nel ruolo di libero in sostituzione di Cera, a sua volta ancora indisponibile, il quale dovrebbe tornare a giocare terzino, lasciando il posto come libero a Zaniboni, che farebbe così il suo esordio stagionale. L’alternativa potrebbe essere quella di vedere l’esordio del giovane Benedetti come terzino, lasciando così all’ex laziale il compito di dirigere il pacchetto difensivo. Altro problema da risolvere per i due tecnici e quello che riguarda le punte: Macchi e Mariani sembrano possedere più efficacia in zona tiro rispetto a De Ponti e Bonci. Questa la formazione scelta per l’incontro: 1 Boranga, 2 Benedetti, 3 Lombardo, 4 Beatrice, 5 Batistoni, 6 Oddi, 7 Bittolo, 8 Frustalupi, 9 Macchi, 10 Rognoni, 11 De Ponti. A disposizione: 12 Bardin, 13 Valentini, che entrerà al 60′ al posto di Batistoni e 14 Bonci.

La partita

Giornata di sole con qualche nube a coprire il Galileo Ferraris. Arbitra il sig. Mattei di Macerata. Le squadre scendono in campo con le seguenti divise: il Genoa con maglia divisa verticalmente rossa e blu, abbinata a pantaloncini blu; il Cesena con la classica maglia bianca a bordi neri, abbinata a pantaloncini neri.

La cronaca si limita alle reti e a qualche altro particolare. Dopo 10 secondi c’è un maldestro rinvio di Oddi che manda la palla a Pruzzo: il centravanti rossoblù riesce a liberarsi di Batistoni, che sulla linea dell’area di rigore non trova di meglio da fare che cinturare l’attaccante, ma fortunatamente l’arbitro dice di proseguire. Il Cesena si fa poi sotto con De Ponti, lanciato da Rognoni: i difensori genoani rimangono fermi, ma l’estremo difensore genoano Girardi ci mette una pezza! Al 10’ secondo brivido per il Cesena: Damiani scatta bene sulla sua fascia destra, evita Lombardo ed Oddi e si presenta davanti a Boranga, che però intuisce il tiro, sventando la minaccia. Al 21’ Basilico entra in area e, prima ancora che Oddi e Benedetti lo contrastino, cade a terra platealmente: il pubblico chiede il calcio di rigore, ma l’arbitro ammonisce il genoano per simulazione. Al 36’ la frittata è fatta… Il difensore genoano Rosetti centra dalla destra, saltano contemporaneamente sul pallone Damiani, Pruzzo e Benedetti, mentre Boranga rimane immobile fra i pali: la palla carambola sui piedi di Basilico che si gira e colpisce goffamente di sinistro, ma risponde altrettanto goffamente Boranga, stendendosi a terra quando la sfera è già dentro. La disperazione si legge sui volti di tutti cesenati, ormai ko. La prima frazione di gioco si chiude sul 1-0 con altri due tiri di Damiani, che trovano però pronto Boranga alla deviazione.

Nellairpresa il Genoa ha subito l’occasione per raddoppiare. Damiani fa tutto da solo ed entra in area, ma al momento di concludere a rete è spinto alle spalle da un difensore cesenate: va di lusso al Cesena, visto che l’arbitro non concede il penalty. Ma contro questo Cesena, il Genoa non ha bisogno di regali arbitrali… Infatti, al 50’ giunge puntualmente la rete di Pruzzo. Da un corner battuto da Basilico, il “Re di Crocefieschi” va più alto di tutti e di testa fa secco Boranga. Ormai non c’è più nulla da fare, la partita è andata…

Dopo che Valentini era subentrato a Batistoni, Rognoni tenta la conclusione da lontano, ma Girardi para con bravura. Al 64’ il capolavoro di Pierino Ghetti, lanciato da Arcoleo con un lancio smarcante di 30 metri: Ghetti fa tutto da solo, corre in verticale come un pazzo mentre i difensori del Cesena restano impalati a guardare il lancio di Arcoleo, la mezzala stoppa la palla al limite dell’area ed infila il portiere alla sua destra con un preciso tiro rasoterra. E sono tre!

A questo punto il Genoa amministra la partita, più di quanto non abbia fatto nei primi minuti del primo tempo. Il Cesena si affida invece ad alcune sporadiche azioni individuali: Frustalupi tenta, Girardi para; poi Macchi al 75’ si mangia un gol fatto: la punta bianconera attira fuori dai pali Girardi e la porta resta vuota, ma l’attaccante si ostina a fissare il pallone ed i propri piedi ed anziché calciare si allontana dalla porta per poi tornare sui suoi passi quando ormai Girardi è tornato fra i pali ed i difensori si sono ripresi, così che diventa un gioco da ragazzi soffiargli il pallone. Sfruttando l’assist di Macchi, al 76’ De Ponti va a segnare un bel gol  con un tiro rasoterra che prende in contropiede Girardi, mandando il pallone alla sinistra del portiere (foto di copertina). Al 80′ Pruzzo chiude definitivamente il conto: Castronaro fa sponda per Damiani che smista per Pruzzo; il centravanti fa fuori tutti gli avversari che gli si presentano davanti ed insacca con un potente diagonale alla destra dell’incolpevole Boranga! 4 a 1 e tutti a casa!

Il triplice fischio chiude una partita da incubo, ma il calvario del Cesena continua…

Il commento

L’attacco genoano ha rifilato ben 4 gol a Boranga ed al Cesena! Ciò che è grave, è che non si tratta di reti realizzate da una squadra in lotta per lo scudetto o da una squadra in una giornata di particolare grazia, niente di tutto questo: il Cesena ha perduto, giocando malissimo… Le cronache di lunedì scorso descrivevano un Cesena volenteroso e volitivo che aveva battuto il Catanzaro in virtù di una migliore organizzazione. Ma in una sola settimana, tutto questo è sparito, per lasciare il posto all’improvvisazione. I giocatori romagnoli ormai vivono l’incubo della Serie B, soffrono maledettamente questa situazione di classifica e perdono di vista l’unico obiettivo in questo momento indispensabile, la coesione. A fine partita, Ferrario rimane coi suoi nello spogliatoio, non li abbandona e non se la sente di esporsi alle domande dei cronisti. Si fa invece avanti Neri, che difende i suoi dopo la pesante sconfitta: “Ce l’hanno messa tutta, ma non ce l’hanno fatta. Siamo stati travolti dal ritmo e dalle individualità rossoblù! Qualsiasi altra squadra avrebbe sofferto, noi siamo crollati”.

L’unica nota positiva della giornata viene dal terzino Benedetti: il giovane esordiente non è stato certamente il peggiore tra i suoi colleghi della difesa. Ha giocato concentrato, si è fatto rispettare, ha anche picchiato il giusto e non era disposto a farsi mettere sotto dai più illustri avversari. Tutto sommato, oggi il Cesena ha lanciato un giovane promettente su cui poter contare per l’avvenire. Comincia qui il rinnovamento per l’anno prossimo.


Andrea Santi, scrittore e blogger, nonché “memoria storica” di Cesena Mio, continua ad emozionarci con il racconto della stagione bianconera 1976/77. Chi si fosse perso i precedenti racconti, visiti la sezione Bianconero Vintage.

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