BIANCONERO VINTAGE – Dopo una storica ed irripetibile stagione, inizia il racconto del campionato 1976/77: purtroppo, il Cesena ritorna in B
Un altro periodo magico della mia giovinezza, indiscutibilmente il meno bello ed anche il più triste, è senza dubbio l’estate 1976. Con tanta soddisfazione, ma con ancora il cuore pieno di tristezza, ho il piacere citare alcune parti del mio libro Per fortuna non ho fatto carriera!, che immortala quel campionato del Cesena:

“[…] Mi trovai a vivere una situazione incredibile! In poche parole potrei dire che mi trovai con il sedere a appoggiato al fondo!!! Non potevo essere più giù di così. Sembrava un incubo!!! Erano anni che, finiti i tornei estivi nel mese di giugno, ricevevo la convocazione per la preparazione al nuovo campionato che di solito iniziava ai primi di agosto. Invece in quel periodo, niente, niente… Solo silenzio!!! Davo per scontato che essendo tesserato dal Cesena, fosse una cosa normale ripartire allo stesso modo l’anno successivo!!! Invece mi sbagliavo purtroppo!!! Tra me e me cominciai a maturare una convinzione… ero stato scaricato… da smaltire… poi mi rispondevo… impossibile!!! Questo tormentone finì il giorno in cui si presentò a casa mia un signore alto, distinto, un procuratore, dicendo che era stato delegato dal Cesena Calcio alla mia cessione!!! […]”. Lasciare il Cesena Calcio fu per me un’esperienza drammatica…
Il campionato di Serie A 1976/77 in sintesi
Juventus Campione d’Italia e qualificato per la Coppa dei Campioni 1977/78. Ciccio Graziani (Torino) con 21 reti vince la classifica cannonieri come miglior realizzatore del torneo. Una stagione incredibile e una grande sfida fra la Juventus ed il Torino. L’avvio è formidabile, dopo cinque turni, le due torinesi sono a punteggio pieno e poi proseguono un duello che stacca tutte le altre pretendenti: Torino in testa con 19 punti dopo dieci giornate, Juve a 17, Napoli staccato a 13. Alla fine del girone d’andata, il titolo di campione d’inverno è condiviso fra i bianconeri e i granata, l’Inter è terza a sei punti. Nel girone ritorno, il duello continua. La Juventus ed il Torino si alternano in testa alla classifica con emozioni continue, ma è la Juve a vincere la volata finale e diventare Campione d’Italia con un solo punto di vantaggio. Punteggio finale da record: Juventus 51, Torino 50, Fiorentina terza a 35 punti. Torino, Fiorentina, Inter e Lazio qualificate alla Coppa UEFA 1977/78. Retrocedono Sampdoria, Catanzaro e Cesena. Il Milan vince la Coppa Italia e si qualifica per la Coppa delle Coppe 1977/78.
Il Cesena 1976/77
Il Cesena, al quarto anno nella massima serie, dopo la breve apparizione in Coppa UEFA, eliminata al primo turno per differenza reti dal Magdeburgo, chiude all’ultimo posto in classifica e retrocede in Serie B. Viene anche eliminata al primo turno di Coppa Italia. Oddi è il titolare con più presenze e De Ponti con 7 reti è il miglior realizzatore nella rosa dei vari allenatori succedutisi: Corsini, Ferrario, Neri e infine Rosati.
A questo punto, è importante citare alcune parti del mio altro libro Romagna Bianconera, il Cesena di Dino, che immortala l’inizio di quel campionato, pieno di aspettative per gli sportivi romagnoli:

“[…] era il difensore del Cesena Luigi Danova che salutandomi calorosamente mi disse: ‘Tu non lo sai, ma sono stato ceduto al Torino! Proprio ai Campioni d’Italia! Sono molto contento, ma lasciare il Cesena, la Romagna, i tifosi e la sua gente mi fa venire il magone!!!’ Al calciomercato sono stati fatti degli scambi clamorosi: Boninsegna dall’Inter è andato alla Juventus in cambio di Anastasi; Benetti dal Milan alla Juventus in cambio di Capello; Chiarugi dal Milan al Napoli in cambio di Braglia e Giorgio Morini; La Roma punta sui giovani Conti e Di Bartolomei, mentre l’Inter su Merlo e Muraro; La più grossa è il nostro mister Pippo Marchioro al Milan. La musica classica negli spogliatoi… Beethoven va a Milano!!! Il gioco a zona che a noi ha dato tante soddisfazioni!!! Dicono che farà giocare Rivera con il numero 7, ma stavolta per me ha esagerato!!!! Al diavolo il diavolo rossonero, parliamo del nostro Cesena! !” […]”
Nel presentare il campionato di Serie A 1976/77, ecco diverse sorprese (proseguo con la citazione del libro): “[…] Sono stato dal direttore sportivo del Cesena e mi ha fatto vedere la nuova rosa del Cesena, te la elenco? In porta Boranga e Bardin; in difesa Oddi, Ceccarelli, Cera, Benedetti, sarà lui il giovane che vogliono valorizzare al mio posto, Lombardo, entrato nel mio scambio con il Toro, Zaniboni e Batistoni acquistato dalla Roma… ha tanta esperienza; a centrocampo Beatrice mediano dalla Fiorentina, Bittolo, Rognoni, Frustalupi e Pepe, un ottimo acquisto, Valentini, la riconferma, e i giovani Lucchi e Piangerelli che sicuramente si faranno valere; in attacco, Mariani, De Ponti e i nuovi Macchi, il panzer, Bonci e De Falco. Allenatore Giulio Corsini. Beh, tutto sommato non mi sembra male!!! Ma aspetta, non sei andato via solo tu? Te ne sei accorto… Zuccheri, Petrini, Festa, Urban e Bertarelli […]”.
Si è vero, è passato tanto tempo, ma anche se i ricordi mi fanno affiorare emozioni tristi, posso con orgoglio dichiarare che allora è nata una passione vera, che definisco il valore aggiunto alla mia vita! Forza Cesena, sempre!
Immagine tratta dal sito wikipedia.org