La fine di un incubo: il Cesena pareggia con l’Inter

Inter-Cesena
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BIANCONERO VINTAGE –  Il Cesena, con in panchina il binomio Neri-Ferrario, strappa all’Inter il primo punto del suo campionato

Domenica 31 ottobre 1976 si gioca la 4^ giornata del campionato di Serie A 1976/77. Dopo la sconfitta alla Fiorita ad opera del Perugia, la terza in tre partite, la difficile trasferta a San Siro, dove il Cesena deve affrontare l’Inter. Il Cesena e la sua dirigenza sono in piena difficoltà: esonerato l’allenatore, si tratta con Cesare Maldini e Tom Rosati per stabilire il dopo Corsini; la Lega di Serie A ha dato il benestare e per affrontare i nerazzurri, in panchina siederà temporaneamente il duo Neri-Ferrario.

Le formazioni

I nerazzurri di mister Giuseppe Chiappella in campionato non sono partiti bene e sono sommersi da critiche. Si discute per alcune scelte di mercato, fra cui lo scambio tra Boninsegna ed Anastasi al centro dell’attacco: un Boninsegna ancora incisivo, scambiato con un Anastasi, scaricato dalla Juventus! È comunque un’Inter che ha qualità e quantitàe rimane una “grande”, pur senza continuità di prestazione. Questa la formazione che scende in campo: Bordon, Gasparini, Fedele, Marini, Bini, Facchetti, Pavone, Merlo, Anastasi, Mazzola, Libera. A disposizione: Martina, Guida che entrerà al 46′ al posto di Bini, Muraro.

Il Cesena ha esonerato mister Giulio Corsini e non ha ancora scelto il sostituto, così si affida alla coppia Firmino Neri e Paolo Ferrario per affrontare nel modo migliore questa importate partita. Inutile dire che servono punti e che non si deve perdere, ma non sarà facile! Inoltre, questo momento così delicato è condizionato da assenze importanti: a Pepe, si è aggiunto in settimana anche Frustalupi. Questo è l’undici che entra in campo a San Siro: 1 Boranga, 2 Batistoni, 3 Oddi, 4, Beatrice, 5 Lombardo, 6 Cera,7 Ceccarelli, 8 Bittolo, 9 Macchi, 10 Rognoni, 11 Mariani. A disposizione: 12 Bardin, 13 Vernacchia che entrerà al 32′ al posto di Lombardo e 14 De Ponti.

La partita

Giornata nebbiosa, piuttosto fredda, con terreno in buone condizioni. Arbitra il sig. Ciulli di Roma. Le squadre scendono in campo con le seguenti divise: l’Inter in maglia a righe verticali nero e blu, abbinata a pantaloncini neri; il Cesena con la classica maglia bianca a bordi neri, abbinata a pantaloncini neri.

La cronaca del primo tempo è avara di azioni significative. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Mazzola, l’attaccante nerazzurro Libera da fuori area effettua un gran tiro al volo, ma non centra il bersaglio. Un gran bel gesto tecnico, ma è di altrettanta bravura Boranga, che poco dopo devia la palla sulla traversa su un colpo di testa ravvicinato di Anastasi. Infine, degna di nota la serpentina di Mariani, terminata con un tiro e la parata a terra del portiere nerazzurro Bordon. Al 33’ poi, situazione sfortunata per il Cesena: si infortuna Lombardo, che fino ad allora aveva marcato bene Anastasi, e dalla panchina entra in campo Vernacchia, con l’assetto difensivo che fino ad allora aveva fatto bene costretto a modificarsi: Oddi si sposta in marcatura su Anastasi, Ceccarelli retrocede terzino su Pavone, Bittolo viene spostato nella zona di Mazzola. Finisce il primo tempo e ci sono applausi per il Cesena e fischi per l’Inter.

Nella ripresa succede qualcosa in più. Al 56’ Mazzola dalla sinistra, con una finta a rientrare, si libera della marcatura di Bittolo e lascia partire un millimetrico traversone che taglia tutta la difesa bianconera e raggiunge l’accorrente Libera al centro dell’area di rigore: il passaggio è perfetto, la sua trattoria supera Batistoni ed arriva sul petto di Libera, che con una torsione del busto stoppa la palla e, prima che la stessa cada per terra, in mezza rovesciata, colpisce con forza; la sfera batte per terra e schizza con velocità verso la porta, con Boranga che, pur allugandosi, non ci arriva. Un bellissimo gol per costruzione ed esecuzione! Non ha colpe Battistoni, ma è stato bravo l’attaccante a districarsi rapidamente nella fitta ragnatela dei difensori avversari e a battere imparabilmente Boranga. Inter 1-0 Cesena.

Il gol ha carica però i romagnoli. I bianconeri, infatti, non si sono fatti prendere dallo sconforto ed hanno continuato a tessere la loro manovra, ora sorniona, ora propositiva, con gli affondi di Macchi, le serpentine di Mariani ed il sempre presente ed elegante Rognoni. I romagnoli giocano a tutto campo come ai bei tempi ed è Cera a diventare protagonista, come nella scorsa stagione, smpre tempestivo nel chiudere la manovra avversaria, elegante nelle uscite e nelle iniziative in appoggio al centrocampo. Così, al 73’ lo stesso Cera, con un sontuoso assist, ha consentito a Macchi di andare via di prepotenza a Guida, subentrato all’inizio della ripresa, e di battere con un preciso tiro rasoterra il poriere Bordon in disperata uscita. Inter 1-1 Cesena.

Ma l’Inter non ci sta e Boranga si erge a migliore in campo. Però, fino al triplice fischio, è il Cesena a controllare il gioco a centrocampo. Il Cesena di oggi, con la guida di Ferrario e Neri, se avesse vinto, nessuno avrebbe potuto gridato allo scandalo… Anzi, gli stessi tifosi nerazzurri hanno sottolineato la prestazione negativa della loro squadra con bordate di fischi. Al contrario, alcune manovre bianconere sono state ripagate da applausi!

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Il commento

È arrivato un pareggio giustissimo, più che meritato per il Cesena. Un primo punto che deve chiamarsi di rinascita, resurrezione e desiderio di risalire. Dopo la disastrosa partenza, con tre giornate di campionato ed altrettante sconfitte, è arrivato un punto importante, perché conquistato a San Siro contro una grande come l’Inter! Abbiamo visto un Cesena diverso, il Cesena che tutti si aspettavano in questo campionato. Ora, si attende con curiosità che il Presidente Dino Manuzzi e la dirigenza decidano fra Maldini e Rosati chi sarà il nuovo mister della panchina bianconera.


Andrea Santi, scrittore e blogger, nonché “memoria storica” di Cesena Mio, continua ad emozionarci con il racconto della stagione bianconera 1976/77. Chi si fosse perso i precedenti racconti, visiti la sezione Bianconero Vintage.

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