OPINIONI DI UN DIVANO – Un Cesena sfinito lotta contro vento, arbitro e sé stesso: fa di tutto per evitare i playoff, ma fallisce l’obiettivo
Ravenna–Cesena non è stata una bella partita, ma è stata molto utile, diciamo una partita didattica. Ci ha permesso, nel solo primo tempo, di rivisitare ben 8 luoghi comuni e proverbi e di sottoporli anche a verifica.
Primo tempo
1. Non ci sono più le mezze stagioni. Alle 15 di mercoledì 7 aprile 2021, il Benelli di Ravenna ci accoglie in uno scenario da Vladivostok. La tramontana spazza gli spalti vuoti. Una allegria che non vi dico. Ci mancano solo i dissennatori di Azkaban.
2. Gol è quando arbitro dà. Regolare o irregolare non ha nessuna importanza. La prova? Il gol del Ravenna era macroscopicamente irregolare, un giocatore bizantino in evidente fuorigioco fa cucù davanti al portiere e, sulla traiettoria della palla del gol, impedisce la visuale a San Nardone. In questo caso il miracolo… lo fa l’arbitro convalidando la rete.
3. Non importa se una squadra è superiore, lo deve dimostrare. Picci pocci picci pocci gli aspiranti playoffari bianconeri non confezionano un pericolo che è uno per gli avversari nei primi 45 minuti. L’atteggiamento nobile e spavaldo con cui il Cesena è sceso in campo svanisce come per una magia di Harry Potter.
4. Rigore è quando arbitro fischia. Fallo di mano netto in area ravennate al 25′, punizione per il Ravenna. Altro fallo di mano (presunto), niente.
5. A calcio se non segni, non vinci. Impapocchiarsi inciampando sulla palla come fa Nanni al 30′ non porta punti in saccoccia.
6. Se non tiri non segni. Fraseggiare senza tirare mai in porta non muove il tabellino.
7. Piove sempre sul bagnato. Mentre il Cesena è lì che protesta e rimugina su due presunti rigori non concessi e su un gol irregolare assegnato, un improvviso mancamento psichico consiglia a Steffè di stendere come un lenzuolo un giocatore ravennate che a tre quarti campo si avvia verso la nostra porta. Espulso. Siamo ormai a fine primo tempo, che oltre tutto dura cinque minuti in più… L’ arbitro continua ad infierire, i nostri giocatori sono completamente fuori di cocomero e si fanno ammonire uno dietro l’altro. Ammonizioni a pioggia, anzi a grandine, visto il contesto termico.
8. Troppo brutto per essere vero. In dieci contro undici, col morale distrutto, una squadra che ormai non sta più in piedi fra covid, rosa corta, infortuni e partite a raffica ogni tre giorni, cosa mai potrà combinare nel secondo tempo? Ma no, è impossibile che finisca così. Troppo brutto per essere vero. Migliorerà senz’altro. Forse. Vi sfuggono i motivi per cui il vostro ignobile commentatore a questo punto non ha bloccato per sempre lo streaming di questo strazio? Ma allora non avete letto, il punto numero 8, non siete stati attenti.
Secondo drammatico tempo
Purtroppo, degli altri sette punti potete fidarvi abbastanza, dell’ottavo no. Non sempre quello che è troppo brutto per essere vero è falso. A volte è troppo brutto, ma è vero, anzi può peggiorare. Infatti… Nel secondo tempo entrano i nostri due top player, ce la possiamo fare, potrebbe pensare un ingenuo. No. Di Gennaro perde una pallaccia ai limiti della nostra area e innesca l’azione dello 0-2. I bianconeri (finalmente) ruggiscono. Nanni cade dopo qualche minuto che lo hanno colpito. Rigoronzolo per il Cesena, dai dai… Caturano trasforma il rigore… in un passaggio al portiere. Ancora 0-2. Capellini squarquaglia inutilmente una pallotta in area, deviata da un difensore, ormai è il 90′. E’ finita. Invece no. Arriva una palla al centro dell’area del Ravenna, ci sono due dei nostri soli sulla palla, quasi si colpiscono a vicenda, vince Di Gennaro, che la mette dentro. 1-2. Ma sta per scadere il tempo. Novantesimo, cross del Cesena. Uno con la maglia rossa smanaccia la palla. Rigore. Caturano viene legato, imbavagliato e allontanato dalla palla. Sul dischetto c’è Di Gennaro, che trasforma in modo impeccabile. Gol. 2-2. Come mai? Avevo dimenticato che c’è un punto 9.
9. Non è finita fino a che non è finita.
Ok, va bene, un punto preso in inferiorità numerica contro vento e contro arbitro (gli avversari non erano proprio irresistibili). Però, onestamente, abbiamo proprio voglia di disputare i playoff, in queste condizioni fisiche? Sembrano una minaccia più che una speranza dopo questa sfilza di partite ravvicinate. “Se non fate i bravi, vi facciamo fare anche i playoff!”. Eh?
Immagine tratta dal sito www.calciocesena.com
Alberto ti sei dimenticato il decimo “proverbio”: la partita finisce quando arbitro fischia. È sempre così. Molte volte i risultati cambiano quando l’arbitro sta per fischiare la fine della contesa. Fa parte delle componenti che rendono questo sport piacevole.
D’accordissimo, è grasso che cola. Però è un peccato, Spero che non smantellino ( e anzi puntellino) questa estate. Mi piacerebbe che ora che non c’è più il famoso debito si tornasse a cesena a ragionare in maniera un pò più ambiziosa, non chiedendo di fare spese folli (per carità), ma chiedendo di non vendere i giocatori che fanno bene visto che non abbiamo più l acqua alla gola. Invece i giornalisti stessi fanno domande tipo “Sarà impossibile trattenere bortolussi, giusto?”, Ricordo che lo scorso anno dopo la partita di Zecca con la triestina già si chiedeva a Pelliccioni della plusvalenza che avrebbe fatto in estate (e Zecca era arrivato da una settimana!), cosi non va bene secondo me. Anni di debito hanno trasformato i tifosi e i giornalisti in contabili, invece il nostro ruolo consiste nel chiedere una squadra forte e poi la società farà quello che può, ma non possiamo suggerire noi alla società di vendere, è il gioco delle parti 🙂
Eh sì, Max. I dettagli fanno la differenza. Dettaglioni, fra l’altro… Spes ultima dea, però… chissà. In fondo, a salvezza acquisita, è tutto grasso che cola (per quest’anno).
Questo cesena se fosse in forma e al completo avrebbe il potenziale per vincere i playoff anche arrivando decimo. Piccolo dettaglio, non siamo ne in forma, ne al completo.