E’ l’anno ideale per il nostro Cesena!

OPINIONI DI UN DIVANO – Arriviamo ai playoff e poi al Cesena può succedere di tutto: credere ancora nella promozione non è folle, anzi sì

Passare da squadra-che-non-perde-mai a squadra-che-non-vince-mai non è semplice e non è piacevole. Ma una squadra cresce proprio attraverso queste difficoltà, matura attraverso le delusioni. Si ricompatta. Si rimbocca le maniche. Il Cesena non deve smettere di crederci e sono certo che non lo farà.

LE BASI PER UN BEL FUTURO
E’ questo che può creare le basi per un bel futuro. Quegli uomini (e quei ragazzi) che hanno mangiato la polvere della sconfitta dopo essersi beati dei riflettori delle alte vette della classifica, hanno messo in saccoccia un’esperienza di vita che li renderà più forti e più consapevoli di questa loro forza. Questo a patto che il gruppo si confermi tale, cioè non una mera sommatoria di individui, ma un organismo che si muove come un essere solo, un’entità che attraversa sia tempi felici sia tempi procellosi senza perdere l’identità e la voglia di lottare.

UNA SQUADRA CHE HA UN SENSO
Perché noi siamo questi, che si sbattono fra disavventure e rovesci a metà classifica, ma siamo stati anche quelli che lottavano inizialmente nel fango dei bassifondi e siamo stati infine pure quelli che sembravano inarrestabili e destinati alla gloria dei primissimi posti. Noi lo sappiamo. Non importa se adesso tutto sembra andare a rovescio, passerà, e quando sarà passata la bufera, sapremo dimostrare quello che sappiamo fare. Quello che non deve mai venire meno è la voglia di giocare a calcio, di divertirsi e divertire. Con queste basi le attuali traversie diventeranno presto solo un ricordo e resterà invece una squadra che entra sempre in campo per vendere cara la pelle. Una squadra che ha un senso. Commette errori, come no?, ma siamo in Lega Pro, mica in Champions!

ARRIVIAMO AI PLAYOFF E DOPO…
Per quanto riguarda il campionato in corso, sono completamente d’accordo a metà col Mister Pollini di Settore O, che è sempre stato il mio ottimista di riferimento e invece mi va a scrivere “Non è l’anno giusto per il nostro Cesena“. Non ho visto assolutamente squadroni superiori al Cesena in questa Serie C, semmai ho visto squadre peggiori precederci in classifica. Io dico: arriviamo ai playoff e poi vediamo. In una partita secca, tutto può succedere. Di solito è l’amico Marco l’ottimista e io quello pessimista. Beh, stavolta invertiamo i ruoli e lo dico io: “Mai dire mai!”. Giochiamocela fino alla fine. Questo poi è lo spirito dello sport, se no non si scenderebbe neanche in campo.

CARO MARCO TI SCRIVO
Anzi, caro Marco, questo è l’anno giusto per provarci. Zero pressione, zero aspettative, tutto quello che viene in più rispetto alla salvezza è il benvenuto. Le trasferte sono come le partite in casa, senza pubblico. Possiamo fare di tutto e di più. Come te, mi accontento di tornare allo stadio il prossimo anno. Ma preferisco in Serie B.

SONO UN FOLLE? ESATTO
La nostra parola folle deriva da un termine medioevale che indicava un pallone di cuoio gonfio d’aria (ma guarda un po’), a simboleggiare una testa vuota. Ma nell’antichità il folle era invece un soggetto posseduto da un dio che gli infondeva l’enthysiasmos. Potrebbe essere la dea Eupalla (grazie, Gianni Brera!) che mi infonde queste assurde speranze? Chissà. Seguite le prossime puntate della serie. Il finale di stagione non è già scritto.

Immagine tratta dal sito calciocesena.com